DIDASCALIA Committente: Regina del Mare srl
Impresa: Baldereschi R. snc (Pisa)
Progetto architettonico: arch. Antonio Ghionzoli
Collaboratori: Arch. Ornella D’Aniello
Geom. Massimo Bongianni
Progetto strutturale: ing. Carlo Berardelli
Impianti meccanici: ing. Glauco Cappelli
Impianti elettrici: ing. Glauco Cappelli
Progetto Sicurezza: ing. Ciro Niccolai (Cecina)
Coord e Dir. Cantiere: Arch. Ornella D’Aniello
Costo dell’opera: €. 4.000.000,00
Realizzazione: progetto 2004 fine lavori 2010

RELAZIONE Il complesso coloniale meglio conosciuto come Villa Rosa Maltoni Mussolini risulta essere l’edificio dimensionalmente più rilevante del litorale pisano; realizzato nel 1932/35 su progetto dell’Arch. Angiolo Mazzoni; l’edificio, orientato parallelamente all’asse stradale si sviluppa tra cilindri, cubi e parallelepipedi in cemento armato di altezze diverse. Staccati dall’edificio principale, si elevano due serbatoi cilindrici attorno ai quali si sviluppa una stretta scala esterna elicoidale definita da De Chirico e da Carrà un chiaro richiamo metafisico.
La Colonia si presentava in origine di colore arancio vivo (fulminante), compreso i serbatoi d’acqua avvolti dalla scala di color piombo; oltre al suo colore, caratterizzano l’architettura dell’edificio il propileo d’ingresso che risulta scandito ai lati da due vani scala cilindrici vetrati, con pilastri rivestiti di travertino rosa, gli infissi dipinti di colore rosso ginapro e l’uso ripetuto di ampie scalinate di accesso in travertino caricano di solennità l’edificio.
Di notevole pregio sono i camminamenti esterni in cotto: la zona più curata è quella dell’ingresso dove si trovano le tramature più belle, nell’apertura dei cancelli, nella zona del portico di ingresso, nell’area-terrazza alla base del cilindro delle scale dell’ingresso e nel loggiato dell’Esedra.
Durante l’intervento edilizio, che ha portato al recupero funzionale dell’intero complesso, non sono state apportate modifiche al sistema architettonico d’insieme e sono state eliminate superfetazioni e parte decontestualizzate allo scopo di mantenere e ripristinare integralmente l’immagine e la composizione storica.
La ristrutturazione, il restauro e il recupero funzionale ha portato all’utilizzo dei corpi edilizi a più piani alla destinazione residenziale mantenendo per gli altri l’uso turistico ricettivo con ristorazione, bar, sale incontri/riunioni, convention, animazione-ricreazione oltre a locali e servizi per la cura del corpo e centro benessere (in fase di realizzazione).
La scelta di realizzare alloggi residenziali nei i corpi edilizi a più piani risulta funzionale e rispondente a principi di comunità poiché la presenza e la dislocazione delle scale produce 5 piccoli condomini particolarmente indipendenti ma accomunati da percorsi di attraversamento che costituiscono elemento di “connessione” capace di aggregare anche per la presenza di ampi spazi che vengono riutilizzati per attività comuni (culturali, ricreative e sociali) come la ex chiesetta.