DIDASCALIA Committente: Regina del Mare srl
Impresa: Baldereschi R. snc (Pisa)
Progetto architettonico: arch. Antonio Ghionzoli
Collaboratori: Arch. Ornella D’Aniello
Geom. Massimo Bongianni
Progetto strutturale: ing. Carlo Berardelli (Pisa)
Impianti meccanici: ing. Glauco Cappelli (Pisa)
Impianti elettrici: ing. Glauco Cappelli (Pisa)
Progetto Sicurezza: ing. Ciro Niccolai (Cecina)
Coord. e Dir. cantiere: Arch. Ornella D’Aniello
Costo dell’opera: €. 400.000,00
Realizzazione: progetto 2003 fine lavori 2004

RELAZIONE Lo stabilimento balneare si trova all’interno del complesso monumentale precedentemente utilizzato come colonia estiva meglio conosciuto come Villa Rosa Maltoni Mussolini. Risulta essere il complesso dimensionalmente più rilevante del litorale pisano; realizzato nel 1932/35 su progetto dell’Arch. Angiolo Mazzoni.
All’interno di un più ampio intervento, che ha visto la ristrutturazione completa degli edifici e il cambio di destinazione degli stessi, per questa porzione indipendente e distaccata si è scelto la destinazione balneare favorita dalla sua collocazione più esposta a ovest, di dimensioni adeguate e accessibilità indipendente.
Questo edificio in precedenza era destinato a infermeria autosufficiente e “quarantena” per i ragazzi ospitati all’interno della colonia e questo è stato utile per la riconversione poiché erano già presenti ampi spazi oggi riconvertiti per sala ristoro e sala bar. L’intervento ha inteso mantenere totalmente l’originaria immagine architettonica storica ed ha visto, mediante la demolizione di elementi aggiunti nel tempo e tamponamenti di loggiati, il ripristino delle condizioni pensate dall’arch. Angiolo Mazzoni progettista dell’intero complesso architettonico.
Sono stati ovviamente rifatti totalmente gli impianti, le pavimentazioni, modeste tramezzature funzionali interne ma all’esterno sono stati ripristinati gli effetti cromatici originari scoperti durante le fasi lavorative che hanno portato all’uniformità cromatica delle superfici esterne (arancio fulminante….così come definito da Marianetti) al resto degli edifici che completano il complesso mentre gli infissi sono in azzurro come da ricerche eseguite sugli infissi originari che erano sempre presenti.